[(B1, Chap 6, till 6.5 included, 6.7, 6.8)]
Per creare un'esperienza positiva in un mondo virtuale, è fondamentale progettare interazioni intuitive e facili da usare. Vediamo i principali tipi di interazione:
L'HCI, ovvero Human-Computer Interaction, è un campo di studi che si occupa del dialogo tra persone e computer. In pratica, analizza come progettiamo, valutiamo e realizziamo sistemi interattivi basati sul computer, tenendo conto di tutti i fenomeni coinvolti nell'interazione.
In questo contesto, un concetto chiave diventa centrale: l'usabilità. Si tratta di quanto un prodotto, come un'applicazione VR o AR, sia facile e comodo da usare per raggiungere specifici obiettivi. L'usabilità considera tre aspetti fondamentali:
Come cita la norma DIN EN ISO 9241,11: "L'usabilità è la misura in cui un prodotto può essere usato da specifici utenti per raggiungere specifici obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in un contesto d'uso specifico".
Il classico paradigma WIMP (Window, Icon, Menu, Pointer) non è adatto ai sistemi VR/AR. A differenza del mondo desktop, non esiste uno standard consolidato per le interfacce in Realtà Virtuale e Aumentata.
L'approccio HCI tradizionale di progettare interfacce hardware-indipendenti, astraendo le funzioni dei dispositivi fisici (come mouse e tastiera), ha un'utilità limitata in VR/AR. La grande varietà di dispositivi, spesso molto specifici, rende difficile trovare un'unica soluzione valida per tutti.