Le reti sono strutturate in maniera gerarchica dalle reti di core (backbone) alle reti metropolitane ed infine le reti d’accesso. Noi vedremo nello specifico le reti d’acesso a banda larga, come quelle mobili e fisse.

Con banda larga si intendono generalmente reti veloci e allo stato attuale si riferisce a reti che hanno una velocità inferiore a 30Mbps. Invece, con banda ultralarga si riferisce a reti con velocità di downlink superiori a 30Mbps

Abbiamo diverse tipologie di reti di accesso a banda larga in base al mezzo trasmissivo e all’architettura utilizzata.

Le prime tre non prevedono la mobilità dell’utente.

Reti di accesso fissa

Vedremo ora le diverse tipologie e strutture delle reti ad acesso fisse.

Rete di accesso in rame

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Questa tipologia di rete (in figura) è la prima che si è affermata e sfrutta la rete di accesso telefonica usando il doppino telefonico per trasferire i dati.

Concettualmente si ha un collegamento in rame da casa alla centrale, nella realtà non si ha un unico cavo diretto ma è spezzato in segmenti. Il ripartitore è un permutatore fisso in armadi stradali con varie porte di ingresso e uscita, le permute fisiche vengono ottenute collegando i cavi con dei ponticelli tra le diverse tratte.

Tipicamente non ho più di due ripartitori tra casa e centrale. La qualità di essi impatta molto sulla qualità della rete. Un altro elemento importante è il permutatore di centrale che permette l’interfacciamento con la rete a banda larga.

Il permutatore è collegato al DSLAM (DSL Access Multiplexer) che seleziona la porzione di banda dedicata ai servizi dati e convoglia i dati verso il router IP. Inoltre, svolge operazioni di modulazione e demodulazione sfruttando una batteria di modem (modulatori e demodulatori).

E’ necessario un modem anche a casa dell’utente. Nel caso di utilizzo delle frequenze più basse per la telefonia a circuito, il collegamento in centrale utilizza un POTS (Plain Old Telephone Service) Splitter (S) per separare la fonia analogica dalla banda larga. Infatti la banda da 0 a 4kHz viene utilizzata per la fonia e viene splittata tramite un filtraggio delle frequenze. Per fare ciò è necessario un POTS splitter anche a casa dell’utente. La soluzione ormai è obsoleta e si opta per chiamate VoIP.

Questa soluzione è molto economica perchè sfrutta l’infrastruttura telefonica già esistente, con aggiunta di apparati in casa e in centrale. Ed è anche utilizzata per soluzioni tecnologiche di tipo xDSL. Per la precisione la fonia è una connessione analogica mentre i dati sono una connessione digitale.